Poli Urban Colors 2021: torna il festival in Bovisa

La recente edizione di Poli Urban Colors ha regalato a Milano altri 2000 mq di opere di street art, trasformando il quartiere Bovisa in un palcoscenico di Urban Surrealism. Dal 1 all’11 giugno, 45 Urban Artists e 20 studenti del Politecnico di Milano hanno collaborato per creare un’imponente esposizione artistica. Con il sostegno di Zalando, Vans e Boero Colori, il progetto ha ottenuto il patrocinio del Municipio 9 e del Comune di Milano.

Quest’anno si è deciso di optare per una scelta curatoriale che fosse profondamente legata al territorio e al Campus e per questo motivo sono stato coinvolti 21 writer che sono stati illustri studenti del Politecnico di Milano come Vandalo, Rancy, Boxe, Kraken, Dikens.

Una formazione che è valsa loro successo e credibilità, accomunandoli ad altri writer, che non hanno avuto la stessa formazione accademica ma che, in virtù della loro street credibility, hanno scritto la storia del Writing milanese e nazionale e, per l’occasione, sono stati chiamati a partecipare all’evento targato 2021: da uno dei primi writer che dipinse la metropolitana milanese, FlyCat, a Teatro, che ha scritto un capitolo fondamentale della storia del Writing a Milano e in Italia.

Fino a giungere all’headliner dell’edizione 2021: Peeta, writer veneto, è oggi noto in tutto il mondo per le sue raffigurazioni che giocano con le architetture delle superfici su cui opera, decostruendole attraverso complicati calcoli algoritmici e restituendo all’occhio del fruitore una tridimensionalità nuova, attraverso il “semplice” lavoro bidimensionale di pennelli e bombolette.

All’Urban Art, poi, appartengono gli interventi di 9 tra singoli e coppie di artisti: Luca Rancy con “Soul vacation”, Nabla e Zibe con “Pensiero Fluido”, Urban Solid con “Assembramento” e Andrea CorvinoFrah Quintale, Giacomo Dallospazio e Refresh Ink.

«Quest’anno, per la seconda edizione di Poli Urban Colors abbiamo arricchito il quartiere Bovisa con altri 2000mq di Urban Art affinché il design urbano fluisca in una contaminazione dal Politecnico alle zone grigie circostanti», dice Luca Mayr, curatore e direttore artistico dell’evento. E aggiunge: «L’obiettivo è quello di valorizzare il territorio e dargli nuovi spazi di fruizione, ispirando i passanti a sempre nuovi concetti espressivi e culturali. È importante che gli studenti ed ex-studenti partecipino in prima persona a queste iniziative a cui stiamo lavorando per poterle riproporre, come format, con cadenza annuale».

Importante contributo al progetto è stato quello dei partner: Zalando ha dato spazio al binomio tra Arte Urbana e sostenibilità ambientale commissionando a Emans la realizzazione di un’opera 100% eco friendly. Grazie all’uso di vernice Airlite, una speciale mistura che purifica l’aria neutralizzando gli agenti inquinanti e le sostanze chimiche nocive come la formaldeide, l’artista ha infatti restituito al territorio 48 mq che, anche nell’iconografia, veicolano messaggi di sostenibilità e circolarità per il benessere del mondo e delle generazioni future.

L’evento Poli Urban Colors 21, patrocinato dal Municipio 9 e dal Comune di Milano, ha infine ospitato e curato l’opera “Bovisa Makers”, realizzata dall’artista Sorte e curata da Luca Mayr, rimasto piacevolmente colpito dalla visita del Sindaco Beppe Sala. Si tratta del primo di una serie di interventi dell’iniziativa “Un nome in ogni quartiere”, che si sviluppa nell’ambito della campagna di YesMilano Neighborhood by Neighborhood, ideata da Milano&Partners grazie alla collaborazione con l’ufficio Arte negli Spazi Pubblici del Comune di Milano e al contributo di Fondazione Comunità Milano: l’obiettivo del percorso iniziato a Bovisa è quello di lasciare in ogni quartiere della città un dipinto su muro che, in qualità di landmark del territorio, valorizzi il nome e l’identità del quartiere stesso, diventando un vero e proprio simbolo di appartenenza per l’intera comunità.

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